Quando la corda viene tirata troppo a lungo il rischio di
spezzarla è altissimo. Siamo arrivati veramente agli sgoccioli perché quella
fune che insistentemente, con la noncuranza che vi contraddistingue continuate
prepotentemente a distendere, si sta sfilacciando. E’ il segno che la pazienza
sta per finire.
Un governo di non eletti che in nome della crisi sta
emanando decreti a gogo ignorando la volontà popolare. Un esecutivo composto da
illustri professori e freddi banchieri che (forse anche comprensibilmente) non
potrà mai cogliere le istanze e le esigenze dei cittadini comuni.
Un assetto istituzionale composto da vecchi che non riescono
proprio ad immedesimarsi nei lavoratori, nei giovani precari o disoccupati, nei
disabili, nelle piccole imprese che a stento sopravvivono alla concorrenza dei
big.
Si può in nome della crisi, far finta che alcune categorie,
le più deboli tra l’altro, non esistano?
In un paese normale la risposta sarebbe scontata, in quest’Italia
ormai depredata d’ogni forma di dignità invece, sembra che tutto sia permesso,
con ogni mezzo e a discapito di chiunque.
Ma il giorno del giudizio prima o poi arriva per tutti,
anche per coloro che credono di essere
invulnerabili, perché il destino nella vita, traccia sempre un cerchio perfetto
per tutti. Senza contare che quel paese che state distruggendo, modificando
articoli di legge che tutelavano categorie meno forti, bilanciando
razionalmente il peso burocratico, è lo stesso paese in cui dovranno vivere (o
sopravvivere) i figli dei figli.
Magari un po’ di coscienza nel prendere decisioni di un
certo tipo a volte non guasterebbe, in nome della crisi non si possono
cancellare diritti conquistati nel tempo, è assurdo tra l’altro, vedere una
ridicola coalizione formata da PD, PDL E UDC (fino a ieri pronti a incalzarsi
su tutto) approvare a testa china ogni provvedimento proveniente da questo
consiglio dei ministri, anche su tematiche che paradossalmente,
rappresenterebbero i capisaldi della loro dottrina politica.
E allora, utilizzando un linguaggio da trivio (come dice un
Gianfranco Fini oramai sulla via del tramonto politico), mi permetto di
parafrasare l’On. Barbato dell’Italia dei Valori e vi dico francamente che in
fondo si…A noi giovani e non solo, ci avete proprio rotto i coglioni!
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