1)Chi è Valentina Desideri e come
nasce la sua passione per la politica?
Sono nata a Roma
il 18/09/1986, sull'Isola Tiberina. Crescendo a Centocelle mi accorgo subito
che i problemi della periferia sono i miei problemi e quindi la politica
diventa opportunità d’espressione,d’alternativa sociale. Ho conseguito la
maturità classica presso il Liceo Classico Statale Benedetto da Norcia ed un
master annuale nel settore comunicazione in "Gestione e Progettazione di
eventi" presso lo IED di Roma. Sto ultimando i miei studi in Storia e
Conservazione del Patrimonio Artistico ed Archeologico presso l'Università
degli Studi di Roma Tre.
Inizio a lavorare dopo la maturità
in vari campi, alternando lavori precari in call center di recupero crediti, come assistente
all’infanzia, come segretaria, come progettatrice di corsi per aziende e come
formatrice. Attualmente lavoro come consulente nel campo della comunicazione,
della formazione e del project management presso istituzioni,aziende ed
associazioni.
Il mio attivismo ha radici
lontane. A 9 anni prendo la mia prima tessera dell'ARCI a Terni dove maturerà la mia
vocazione ambientalista anno dopo anno diventando volontaria d’estate, per
tutto il periodo dell’adolescenza. A 15 anni mi iscrivo alla Sinistra Giovanile
in Via degli Abeti 14. Qualche anno dopo aderirò al PD e diverrò la segretaria
dei Giovani Democratici di Centocelle e membro dell'assemblea nazionale dei GD,
eletta tramite primarie cittadine. Attualmente sono membro dell'assemblea
romana del Partito. In questi anni mi sono occupata sul campo di intercultura,
collaborando con le donne della Moschea “Al Huda” di Centocelle e con la
comunità bengalese del quartiere, creando e partecipando a tanti momenti di
confronto e di condivisione culturale.
Tra le tematiche affrontate mi sono interessata in particolar modo di: precariato lavorativo, bioetica, diritti civili, partecipazione femminile, promozione referendum beni comuni, ambiente e degrado urbano. Ho partecipato con molti articoli, reperibili sul web, al progetto “Lettera21”, il magazine online dei GD Roma.
Tra le tematiche affrontate mi sono interessata in particolar modo di: precariato lavorativo, bioetica, diritti civili, partecipazione femminile, promozione referendum beni comuni, ambiente e degrado urbano. Ho partecipato con molti articoli, reperibili sul web, al progetto “Lettera21”, il magazine online dei GD Roma.
2)
Come giudichi gli ultimi cinque anni di gestione del municipio?
Il V Municipio è un ente completamente nuovo perché nasce secondo il riordino di Roma Capitale, dall’accorpamento dell’ex VI municipio con il VII municipio. Sono due municipi molto diversi tra loro. Le due giunte seppur di centro sinistra non possono essere messe a confronto brevemente. D’altro canto sono in campo sostenendo Giammarco Palmieri Presidente uscente dell’ex VI Municipio, sin dalle Primarie di coalizione. Se non avessi stima nei suoi confronti e del suo operato non mi sarei candidata.
3) Illustraci in breve i punti cardine del tuo programma
CULTURA





AMBIENTE





COMMERCIO


OSSERVATORIO DELLA SICUREZZA E DEL
DECORO URBANO





IL MUNICIPIO DELLE DONNE



MUNICIPIO EUROPEO



MUNICIPIO DEL SOCIALE





SPORT PER TUTTI

MOBILITA'

L’ENTE DELLA TRASPARENZA



Tra le donne della Costituente sicuramente Nilde Iotti, un modello di stile ed eleganza. La “Ragazza Rossa” Miriam Mafai,la quale mi ricorda l’importanza di esser una donna di sinistra ogni volta che rileggo un suo scritto. Poi Berlinguer per la sua lungimiranza e capacità di comprensione sia della base del Partito che delle istanze reali del popolo. Tra i sindacalisti Giuseppe Di Vittorio che mi ha insegnato che l’amore per il nostro Paese e per i lavoratori parte dalla terra e non dal cielo.
5) Cosa ne pensi dell'attuale scenario politico?
Stiamo vivendo un momento delicato per l’equilibrio della democrazia italiana. Le Istituzioni sono in fermento, stanno per subire delle modifiche sostanziali e penso che il nostro Paese sia sfiancato da soluzioni e strategie unilaterali.
La recessione non può essere combattuta solo con le tasse. Serve il riordino del welfare e del sistema sanitario nazionale che è deragliato sul binario oramai della privatizzazione, una reale lotta all’evasione fiscale, patrimoniali reali e non fittizie (ad esempio una progressività dell’IMU), una vera riforma del lavoro che non sia solamente correttiva della precedente ma che dia risposte vere per incrementare la produttività del Paese e per incentivarne la competitività europea e mondiale. Leggi ad hoc su problematiche specifiche e non ad personam o per tutelare interessi economici o di categoria. Non ultimo la lotta contro gli sprechi dello Stato.
I Partiti dovrebbero essere coesi nel sostenere un governo d’urgenza, discutendo i provvedimenti ma senza incrementare l’odio che serpeggia in Italia. Sono sempre stata affascinata dai movimenti e dalla partecipazione civile quando questi si sono resi responsabili dello stato d’urgenza con principi di progresso sociale.
Dobbiamo lavorare tutti insieme,nessuno escluso.
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