lunedì 4 giugno 2012

Riano: la discarica dei poteri forti e di quelle anomalie tutte italiane.



Dal libro "Roma come Napoli" di Castelvecchi editore:

Ogni tanto la pubblica amministrazione è efficiente e celere. Per bocciare la discarica di Riano, la Regione risponde in appena quattro giorni. Salvo poi cambiare idea qualche tempo dopo.
"Si comunica che la domanda non può essere accolta dalla scrivente amministrazione in quanto contrastante con le norme di pianificazione regionale e nazionale". E' il 13 Ottobre 2009. Con questa nota gli uffici tecnici della Regione Lazio, al tempo governata da Piero Marrazzo, bocciano una richiesta di autorizzazione, risalente a soli quattro giorni prima, avanzata dal Co.la.ri. di Manlio Cerroni per la realizzazione di una discarica a Quadro Alto, nel comune di Riano, circa venti chilometri a Nord di Roma. Non è servito molto tempo alla Regione Lazio per escludere questa possibilità: "L'intervento così localizzato ricade all'interno di un'area definita dalle norme del Ptpr (Piano Territoriale Paesistico Regionale) "paesaggio naturale di continuità" ove non è consentita la realizzazione di nuove discariche". Ebbene questo stesso sito un anno e mezzo dopo verrà inserito dallo stesso ente pubblico, la Regione Lazio, nell'analisi preliminare del 24 Giugno 2011 tra i sette "papabili" per la successione a Malagrotta. E infine sarà scelto dal prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro, insieme a Corcolle-San Vittorino, come sito provvisorio per il post Malagrotta, in attesa che si realizzi la nuova discarica definitiva a Fiumicino. Poco dopo questo annuncio, i terreni di Quadro Alto di proprietà della società agricola Procoio Vecchio srl saranno acquistati proprio da Manlio Cerroni, che a mollare l'osso non ci pensa proprio.

VERGOGNA, E' CAMBIATO UN PRESIDENTE DI REGIONE, AVETE STRAVOLTO UNA NORMA E SI E' DIMESSO UN COMMISSARIO STRAORDINARIO. I POTERI FORTI HANNO ACQUISITO IL TERRENO ED ORA SIETE PRONTI A COSTRUIRE LA VOSTRA SPORCA DISCARICA, NON VINCERETE!


Nessun commento:

Posta un commento