Era nato in terra di mare Alfredo Provenzali, voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Genova, città che ha regalato al nostro paese artisti indimenticabili, uno su tutti De Andrè. Quando nasci a Genova si sa hai due chance, o sei del Genoa o sei della Samp e lui aveva optato per i blucerchiati, come l’attore Paolo Villaggio, genovese anche lui.
Fu proprio il Marassi il campo del suo debutto radiofonico,
fino ad arrivare al 1992, mentre la sua Samp si apprestava a chiudere un ciclo
indimenticabile lui ne iniziò uno altrettanto memorabile. E’ proprio in
quell’anno infatti che sostituisce Massimo De Luca alla conduzione del celebre
programma radiofonico della domenica. Sono gli ultimi anni prima dell’avvento
della pay tv e per strada la domenica capita spesso d’incontrare padri di
famiglia, costretti all’uscita settimanale con la radiolina incollata
all’orecchio. Dall’altoparlante, voci ormai divenute familiari che descrivono
le partite meglio di uno schermo al plasma, sono gli anni del calcio romantico,
quello senza nomi sulle maglie, coi numeri dall’uno all’undici e gli scarpini
neri più brutti di un autogol al novantesimo.
Amava il suo lavoro e ne aveva carpito ogni lato romantico, lo
si capisce ricordando oggi una sua vecchia battuta ritrovata tra i post di facebook dell'amico Claudiuccio Orlandi:
"...se la stessa partita viene raccontata per radio
invece che in televisione e magari gli ascoltatori sono 500.000 mila, invece
che 6 milioni, io ho trasmesso 500.000 partite diverse, perchè attraverso
quello che io dico, quello che ho detto, quello che ho sentito, ognuno da casa
sua attraverso l'apparecchio radiofonico, si è creato la sua partita, si è
creato il suo evento..." (Alfredo Provenzali)
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